martedì 14 maggio 2013

radio antiche






















1933 - V Triennale di Milano - padiglione della radio Mostre  storicheLa sede stabile dell'esposizione è il nuovo Palazzo dell'Arte di Muzio a Milano e si tiene dal 6 maggio al 30 settembre 1933. Da questo anno la Triennale diventa un ente autonomo con personalità giuridica.
Le esposizioni sono: la mostra di arte decorativa, l'esposizione di architettura, la pittura murale che orna gli ambienti monumentali, la mostra dell'abitazione moderna. Importante la presenza di Gio Ponti, che porta nella Triennale il Razionalismo italiano, e quella di Mario Sironi, che propone la pittura murale. Partecipano 10 paesi stranieri: Gran Bretagna, Paesi Bassi, Svezia, Svizzera, Germania, Austria, Finlandia, Belgio, Ungheria e Francia.


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1933 - V Triennale di Milano - padiglione della radio Mostre  storichePurtroppo la foto non è ad alta risoluzione perciò è impossibile leggere la didascalia originale per trarre informazioni circa il progettista. In ogni caso, questo è uno dei primi esempi dello "stile razionale in radio". Zampe in tubolare metallico cromato, portadischi laterali a saracinesca selettiva, e griglia squadrata per l'altoparlante. Una ferritoria orizzontale lascia intravedere la scala di sintonia e la sua particolare conformazione fa pensare che si tratti di una scala a tamburo. Subito sotto l'occhio magico a "zona d'ombra". Infine lo scatolotto sulla sommità contiene il giradischi. Questa è forse l'unica stonatura che rende goffa tutta la composizione.


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1933 - V Triennale di Milano - padiglione della radio Mostre  storicheQuesta radio, nell'impostazione non ha nulla di innovativo (è un classico verticale a scala numerica) dove la disposizione di manopole, scala e altoparlante è la stessa dei modelli commerciali. L'unica differenza degna di nota è la fantasia delle impiallacciature e il sofisticato intarsio che riproduce i nomi e i simboli delle varie capitali europee.


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1933 - V Triennale di Milano - padiglione della radio Mostre  storicheApparecchio commerciale di origine americana ma commercializzato in Italia della Voce del Padrone con il nome di REI45. Nessuna nota a suo favore che si trova al momento sbagliato nel posto sbagliato!


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1933 - V Triennale di Milano - padiglione della radio Mostre  storicheUnica grande vera novità radio: un curioso apparecchio che, anche se possiede i comandi, la finestrella di sintonia e l'altoparlante dislocati in posizione comune, il mobile perde le forme consuete, sparisce l'idea di un fronte e un lato, sembra che sia tutt'uno grazie agli spigoli fortemente stondati. La parte anteriore è divisa praticamente in due parti nettamente distinte dal colore dell'impiallacciatura. La parte di sinistra riproduce parte di una cartina geografica, la parte di destra riporta in verticale tutta una serie di nomi di stazioni, affiancate dai gradi centesimali della scala graduata ricevibili con questo apparecchio, solo a scopo decorativo. Anche se la finalità era solo estetica, si anticipa qui l'esigenza di mostrare il nome delle stazioni direttamente sull'apparecchio, cosa questa che porterà all'invenzione della scala parlante. Da notare la manopola centrale della sintonia dipinta per metà di colore scuro e l'altra metà in bianco.


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1933 - V Triennale di Milano - padiglione della radio Mostre  storicheIl Palazzo dell'Arte è l'edificio che ospita dagli anni '30 la Triennale di Milano ed è stato realizzato dall'architetto Giovanni Muzio nel 1933. L'edificio, realizzato grazie al lascito del senatore Bernocchi, venne progettato per essere sede delle esposizioni internazionali delle Arti decorative e industriali moderne e dell'Architettura moderna (le cosiddette Triennali, appunto) fino ad allora tenutesi all'ISIA di Monza. La posizione del palazzo venne studiata per fare da completamento al complesso monumentale del Castello Sforzesco e del Parco Sempione.




Unda Fasi di montaggio
Esaminando attentamente il materiale fotografico che i fratelli Glauber hanno messo a disposizione per la realizzazione del Sito, ho notato una serie di immagini che ritraevano delle fasi del processo costruttivo di alcuni apparecchi e componenti radio. Il periodo delle immagini è databile attorno alla metà degli anni ’30. Diverse fotografie si riferiscono alla produzione della serie di ricevitori del tipo “MU” in particolar modo il modello MU51. Nel testo riguardante la storia della Unda Radio, riportato in questo Sito, Alessandro Battocchio richiama l’articolo che Giordano Bruno Angeletti, pubblica sul n. 3 della rivista “Radio Industria”, (ottobre 1934). Si tratta di un’interessante reportage industriale, nel quale compaiono proprio alcune delle immagini conservate dai fratelli Glauber ancora oggi. Con tutta probabilità, queste istantanee vennero scattate proprio dal personale della Unda Radio in occasione della visita dell’Angeletti agli stabilimenti di Dobiacco, delle quali soltanto alcune andarono a corredare l’articolo. Proprio inserendomi nella struttura di questo articolo, credo di poter ampliare la presentazione dell’Azienda che l’illustre Autore fece più di 70 anni fa. Estrapolando alcuni passaggi (che riporto in corsivo), e soffermandomi, in modo più dettagliato sulla linea di produzione del ricevitore MU51.
«[…] Cinquanta apparecchi al giorno sono quivi completamente finiti – la fabbricazione si inizia dalla più piccola vite e finisce al mobile per quanto riguarda la preparazione dei pezzi, e comincia dall’avvolgimento e finisce al collaudo degli chassis per quanto riguarda la fabbricazione vera e propria – ed il calcolo è presto fatto in base all’entrata degli chassis in collaudo dopo una lavorazione a catena. […] Questa fabbrica è una delle più anziane d’Italia e si cimenta con la produzione in serie fin dai primissimi tempi della radiofonia.»