martedì 14 maggio 2013

RADIO FIRENZE



 


Parliamo un poco della stazione radio di Firenze. Malgrado che a Firenze fossero state fatte le prime esperienze di radiotelegrafia militare già nel 1903, malgrado le esperienze di padre Alfani nel 1913, malgrado che appena finita la prima guerra mondiale ufirenze32.jpg (201749 byte) apparissero i primi dilettanti, precedendo Milano e che proprio a Firenze fosF012xxintermedio.jpg (316369 byte)se la redazione del Radio Club d’Italia fin dal 1921, la stazione radiofonica ufficiale apparve soltanto nel 1932. La convenzione del 1927 che avrebbe avuto validità fino al 1951, nel 1931 fu integrata da una serie di interventi migliorativi, che prevedevano anche l’installazione della stazione di Firenze (598 kHz).

Nel 1931 fu costruita l’antenna, tesa tra due alti piloni che appena completati crollarono appunto nel dicembre appena iniziate le prove di trasmissione. I due piloni, alti 100 m e distanti 200 tra loro sostenevano il cavo, il meglio della tecnologia di allora. La nuova antenna fu costruita a tempo di record e la stazione fu attivata in gran pompa nell’ aprile del 1932. L’impianto era l’ex Napoli.antenna fi 129.jpg (1750012 byte)

Nel 1940 la stazione venne ampliata, il 28 aprile 1940 si inaugurò l'attivazione della stazione FI III il cui centro trasmittente fu intitolato a Costanzo Ciano. Iniziò l'emissione del secondo programma.

Il 23 giugno 1940, due mesi dopo, le esigenze belliche portarono all'unificazione dei programmi e si procedette in tutta Italia alla emissione di un programma unico.

Alla fine della guerra, due giorni dopo l’armistizio dell’ 8 settembre 1943 i tedeschi occuparono la sede RAi e l’impiaraifi1.jpg (92656 byte)nto di Terrarossa, chiudendo quello di Poggio Imperiale, quello del secondo programma. Non ci furono grandi cambiamenti fino al giugno 1944 quando la stazione cessò le trasmissioni. Cominciò un sistematico smantellamento

I tedeschi che alla loro ritirata, nel luglio 1944, smontarono l’impianto da 100 Kw e lo portarono via, distruggendo in parte il trasmettitore meno potente e lasciandolo minato. Il trasmettitore di Poggio Imperiale, già disattivato, passò inosservato. Le antenne di Terrarossa furono minate al centro ed alla base e fatte saltare.

Dopo l’agosto 1944 Firenze era completamente in mano degli Alleati che poco dopo cominciarono ad irradiare i loro programmi da Fiesole con un loro impianto.

Subito dopo fu riattivata l’antenna di Poggio Imperiale, con 2 Kw che riprese a trasmettere nel settembre 1944. Nel dicembre le prime trasmissioni di Botta e RisSenza titolo-2 copia.jpg (100810 byte)posta, diretta da Silvio Gigli,, trasmissione rimasta nella storia della radio

L’impianto da 100 Kw fu rintracciato su un treno a Bressanone, portato a Milano per revisionare, reso a malavoglia.

Per la precisione, con l’occupazione americana della città, i nostri liberatori si attivarono subito per riattivarla e risistemare i locali di regia in via Rondinelli nel palazzo delle 100 finestre anch’essi saccheggiati dai tedeschi. La situazione passò sotto il controllo del PWB, Psycological Warfare Branch, cisolatori fi.jpg (526104 byte)he doveva pensare alla corretta programmazione dell’informazione.

Parte del personale fu reintegrata al suo lavoro, inizialmente escludendo chi si era compromesso col fascismo, in seguito reintegrato preferendo i vecchi fascisti a nuovi elementi a rischio di Comunismo, movimento temuto dagli Alleati e verso il quale sembrava avviarsi l’Italia.

Il PWB applicò inflessibilmente e senza badare al lato economico metodi di tipo americano alle nostre stazioni. In ognuna di queste, mano a mano che venivano occupate, si costituivano centri completi di produzione e cos’ a Firenze, come a Bari, Napoli, Roma, Bologna e Venezia, si installarono organizzazioni locali di giornali radio, di compagnie di prosa e orchestre fisse tutte per l’alimentazione della sola stazione locale.base.jpg (86137 byte)

Da questa organizzazione trovarono una magnifica base di partenza e spinta tutte le tendenze autonomistiche regionale ed anche campanilistiche cittadine, sostenute un poco da tutti salvo che da Madre RAI, che piano piano, negli anni successivi alla riunificazione delle reti, corrose e riportò alla nullità queste organizzazioni satelliti.

Firenze da 100 Kw fu approntata nel novembre 1946 (?) con la nuova antenna antifading, insieme a Napoli II, Venezia I, Bologna I, Ancona e Messina.

La rete RAI fu riunificata il 3 novembre 1946 quando ancora il Radio Corriere usciva in due edizioni, per il Nord e per il Sud: il Radiocorriere torna in edicola il 23 dicembre 1945 in un edizione torinese , dopo l’edizione romana del 4 novembre 1945.

Il problema fu che la rete telefonica era totalmente impiegata per le comunicazioni degli occupanti. I tecnici telefonici riuscirono però a reperire le linee almeno per la modulazione e furono realizzate due dorsali lungo l’Italia che costituirono quelle che dal novembre 1946, ad imitazione della rete NBC in USA, divennero retoppbase.jpg (136260 byte)te rossa e rete azzurra, con programmazione molto simile l’un l’altra, ma che servivano città diverse : la rossa per Catania, Firenze, Genova II, Milano II, Napoli I, Roma I, Palermo, S.Remo e Torino II.

La rete blu serviva Bari II, Bologna, Bolzano, Genova I, Milano I, Napoli II, Padova, Roma II, Torino I, Venezia Verona.

Nella letteratura in merito si parla di due reti con programmi complementari , una che serviva il Sud, l’altra il Nord, ma dal Radiocorriere del Novembre 1946 quanto affermato non risulta.

Questa situazione rimane fino al 1951, quando nascono primo e secondo programma, ed il terzo in FM. Per questo era stata affidata una frequenza comune per 13 stazioni sincronizzate sulle onde medie che non fu usata in quanto scelta la modulazione di frequenza. Dal ’46 in poi molti tecnici si espressero sulla modulazione di frequenza, che aveva dato ottimi risultati nel conflitto mondiale ed addirittura qualcuno pensò che la modulazione ad impulsi sarebbe stata reastley.jpg (125476 byte)alizzata prima del sistema che poi entrò in funzione.








cap. Astley il quale gestì intelligentemente la stazione di Firenze occupata

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reti rossa ed azzurra della nuova gestione del 1946


Da Notiziario di Radio Industria 1951

La sera del 5 maggio 1951 sono convenuti nella sede di Firenze della RA.I molti tra i più illustri componenti del trespiano 5 50 low.jpg (320668 byte)mondo culturale fiorentino per la costituzione del primo "Circolo d'Ascolto Radiofonico". L'idea nacque quando alcuni scrittori ed artisti riuniti a Radio Firenze per una trasmissione speciale de L'Approdo, espressero il desiderio di una più fitta collaborazione con l'ente radiofonico. Alla riunione presenziavano il Direttore della sede di Firenze prof. Aldo Angelini, il direttore generale Salvino Sarnesi ed il direttore dei programmi Maestro Giulio Razzi.

Dopo il saluto di Angelini si è proceduto all'elezione delle cariche direttive del Circolo. Presidente è risultato Marino Parenti, studioso di problemi letterari e storico. Nel direttivo Gianno Vagnetti (pittore) per gli artisti, Adelmo Damerini per i musicisti, Nicola Lisi per gli scrittori. E' seguita una visita al posteggio RA.I alla Mostra Mercato dell'Artigianato.

Notiziario della Radio Industria del 1950

Reduci dall'inaugurazone di Radio Pescara, i cronisti si recano all'abitazione del Direttore di Radio Firenze al Poggio Imperiale, vicino all'antenna di Radio II che , esile antenna, svetta nella notte lunare tra il folto degli alberi.

Nella sede di Firenze notano l'ambiente netto e signorile e le aggiornatissime attrezzature tecniche. Il palazzo, rimodernato, riserva delle sorprese dal punto di vista artistico, con pezzi importanti ( un Vagnetti, un De Chirico) disposti disinvoltamente. Si notano gli impianti di bassa frequenza ed i cavi musicali che si dipartono per Firenze II e per Trespiano con i suoi 100 Kw. Sala di registrazione a filo e nastro, lettori di dischi già a doppia velocità, 78 e 33 1/2 giri. Abbiamo fatto un incontro: voi sentite spesso l'uccellino della radio, cioè la riproduzione del verso dell'usignolo, qui abbiamo visto proprio l'apparecchio che mediante speciale carica, svolge la sua frase musicale del celebre cantore ormai nota in tutto il mondo; le altre stazioni posseggono una riproduzione su disco, qui c'è proprio la cassettina.

La stazione da 100 Kw è vicino a Trespiano, sulla strada provinciale tra Firenze e Bologna. Qtrespiano 2 50 low.jpg (125369 byte)uesta, altrimenti detta di Terrarossa ha per capo il sig. Vettori e sei operatori, quatto effettivi e due aiuti. I turni sono pertanto gravosi. Viceversa il Poggio Imperiale, con Firenze II ha una potenza di 3 Kw ed è una stazione residuata di guerra. Durante il periodi di emergenza l'ing. Civiello che era direttore allora, mentre i tedeschi smantellavano la stazione da 100 Kw, pensò di fabbricare clandestinamente questi trasmettitore che è arrivato fino a 5 Kw e che ha fatto il servizio di emergenza. Si attende di poter avere una nuova stazione con una potenza di 15 Kw, non di più per non andare in contrasto col reoccellino 41low.jpg (161868 byte)golamento di Copenaghen. Prossimamente la stazione a modulazione di frequenza. Quando Angelini arrivò a Terrarossa nel 1944 nel novembre Radio Firenze non esisteva. Firenze I era stata asportata e Firenze II andava avanti facendo il servizio di guerra con la stazione di cui si parlava poc'ansi. Ogni momento si doveva abbassare la potenza scendendo a solo 250 watt tanto che era stata denominata "la stazione del Mugnone" in quanto nei dintorni di Firenze arrivava al torrente Mugnone e non di più.

Un bel giorno il Capitano Astley che allora dirigeva il servizio PWB (Psicologycal War Branch), manifestò il dubbio che la stazione di Firenze I fosse stata fermata dai partigiani verso Bressanone. Angelini si recò colà e riconobbe la stazione che era stata custodita, fatto curioso, dagli stessi tedeschi. Aveva dei guasti seri in quanto i nostri tecnici avevano ostacolato il lavoro dei tedeschi e dei collaborazionisti fracassano parti vitali. La stazione fu rimessa in efficienza a Torino e dall'Officina della Radio Italiana a Firenze. Fu inaugurata nel dicembre 1946; venne allora l'ing. Carrara che era direttore generale, alla presenza delle Autorità di Firenze.

trespiano1 50 low.jpg (139039 byte)pescara 50 low.jpg (327956 byte)


trespiano 4 50 low.jpg (141568 byte)trespiano 50 low.jpg (331259 byte)


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distribuzione delle frequenze dal 1924 al 1998