Parliamo un poco della stazione radio di Firenze. Malgrado
che a Firenze fossero state fatte le prime esperienze di radiotelegrafia
militare già nel 1903, malgrado le esperienze di padre Alfani nel 1913, malgrado che appena finita la prima guerra
mondiale apparissero i primi dilettanti, precedendo Milano e
che proprio a Firenze fosse la redazione del
Radio Club d’Italia fin dal 1921, la stazione radiofonica ufficiale apparve
soltanto nel 1932. La convenzione del 1927 che avrebbe avuto validità fino al
1951, nel 1931 fu integrata da una serie di interventi migliorativi, che
prevedevano anche l’installazione della stazione di Firenze (598 kHz).
Nel 1931 fu costruita l’antenna, tesa tra due alti piloni che
appena completati crollarono appunto nel dicembre appena iniziate le prove di
trasmissione. I due piloni, alti 100 m e distanti 200 tra loro sostenevano il
cavo, il meglio della tecnologia di allora. La nuova antenna fu costruita a
tempo di record e la stazione fu attivata in gran pompa nell’ aprile del 1932. L’impianto era l’ex
Napoli.
Nel 1940 la stazione venne ampliata, il 28 aprile 1940 si
inaugurò l'attivazione della stazione FI III il cui centro trasmittente fu
intitolato a Costanzo Ciano. Iniziò l'emissione del secondo programma.
Il 23 giugno 1940, due mesi dopo, le esigenze belliche
portarono all'unificazione dei programmi e si procedette in tutta Italia alla
emissione di un programma unico.
Alla fine della guerra, due giorni dopo l’armistizio dell’ 8
settembre 1943 i tedeschi occuparono la sede RAi e l’impianto di Terrarossa, chiudendo
quello di Poggio Imperiale, quello del secondo programma. Non ci furono grandi
cambiamenti fino al giugno 1944 quando la stazione cessò le trasmissioni.
Cominciò un sistematico smantellamento
I tedeschi che alla loro ritirata, nel luglio 1944,
smontarono l’impianto da 100 Kw e lo portarono via, distruggendo in parte il
trasmettitore meno potente e lasciandolo minato. Il trasmettitore di Poggio
Imperiale, già disattivato, passò inosservato. Le antenne di Terrarossa furono
minate al centro ed alla base e fatte saltare.
Dopo l’agosto 1944 Firenze era completamente in mano degli
Alleati che poco dopo cominciarono ad irradiare i loro programmi da Fiesole con
un loro impianto.
Subito dopo fu riattivata
l’antenna di Poggio Imperiale, con 2 Kw
che riprese a trasmettere nel settembre 1944. Nel dicembre le prime
trasmissioni di Botta e Risposta, diretta da
Silvio Gigli,, trasmissione rimasta nella storia della radio
L’impianto da 100 Kw fu rintracciato su un treno a
Bressanone, portato a Milano per revisionare, reso a malavoglia.
Per la
precisione, con l’occupazione americana della città, i nostri liberatori si
attivarono subito per riattivarla e risistemare i locali di regia in via
Rondinelli nel palazzo delle 100 finestre anch’essi saccheggiati dai tedeschi.
La situazione passò sotto il controllo del PWB,
Psycological Warfare Branch, che doveva pensare alla corretta programmazione
dell’informazione.
Parte del personale fu reintegrata al suo lavoro,
inizialmente escludendo chi si era compromesso col fascismo, in seguito
reintegrato preferendo i vecchi fascisti a nuovi elementi a rischio di
Comunismo, movimento temuto dagli Alleati e verso il quale sembrava avviarsi
l’Italia.
Il PWB applicò inflessibilmente e senza badare al lato
economico metodi di tipo americano alle nostre stazioni. In ognuna di queste,
mano a mano che venivano occupate, si costituivano centri completi di produzione
e cos’ a Firenze, come a Bari, Napoli, Roma, Bologna e Venezia, si installarono
organizzazioni locali di giornali radio, di compagnie di prosa e orchestre fisse
tutte per l’alimentazione della sola stazione locale.
Da questa organizzazione trovarono una magnifica base di
partenza e spinta tutte le tendenze autonomistiche regionale ed anche
campanilistiche cittadine, sostenute un poco da tutti salvo che da Madre RAI,
che piano piano, negli anni successivi alla riunificazione delle reti, corrose e riportò alla nullità queste
organizzazioni satelliti.
Firenze da 100 Kw fu
approntata nel novembre 1946 (?) con la nuova antenna antifading, insieme a
Napoli II, Venezia I, Bologna I, Ancona e Messina.
La rete RAI fu
riunificata il 3 novembre 1946 quando ancora il Radio Corriere usciva in due
edizioni, per il Nord e per il Sud: il Radiocorriere torna in edicola il 23
dicembre 1945 in un edizione torinese , dopo l’edizione romana del 4 novembre
1945.
Il problema fu che la
rete telefonica era totalmente impiegata per le comunicazioni degli occupanti. I
tecnici telefonici riuscirono però a reperire le linee almeno per la modulazione
e furono realizzate due dorsali lungo
l’Italia che costituirono quelle che dal novembre 1946, ad imitazione della rete
NBC in USA, divennero rete rossa e rete azzurra, con programmazione molto simile l’un
l’altra, ma che servivano città diverse : la rossa per Catania, Firenze, Genova
II, Milano II, Napoli I, Roma I, Palermo, S.Remo e Torino II.
La rete blu serviva Bari II, Bologna, Bolzano, Genova I,
Milano I, Napoli II, Padova, Roma II, Torino I, Venezia Verona.
Nella letteratura in merito si parla di due reti con
programmi complementari , una che serviva il Sud, l’altra il Nord, ma dal
Radiocorriere del Novembre 1946 quanto affermato non risulta.
Questa situazione rimane fino al 1951, quando nascono primo e
secondo programma, ed il terzo in FM. Per questo era stata affidata una
frequenza comune per 13 stazioni sincronizzate sulle onde medie che non fu usata
in quanto scelta la modulazione di frequenza. Dal ’46 in poi molti tecnici si
espressero sulla modulazione di frequenza, che aveva dato ottimi risultati nel
conflitto mondiale ed addirittura qualcuno pensò che la modulazione ad impulsi
sarebbe stata realizzata prima del sistema che poi entrò in funzione.
cap. Astley il quale gestì intelligentemente la stazione di
Firenze occupata
reti rossa ed azzurra della nuova gestione del 1946
Da Notiziario di Radio Industria 1951
La sera del 5 maggio 1951 sono convenuti nella sede di
Firenze della RA.I molti tra i più illustri componenti del mondo culturale
fiorentino per la costituzione del primo "Circolo d'Ascolto Radiofonico". L'idea
nacque quando alcuni scrittori ed artisti riuniti a Radio Firenze per una
trasmissione speciale de L'Approdo, espressero il desiderio di una più fitta
collaborazione con l'ente radiofonico. Alla riunione presenziavano il Direttore
della sede di Firenze prof. Aldo Angelini, il direttore generale Salvino Sarnesi
ed il direttore dei programmi Maestro Giulio Razzi.
Dopo il saluto di Angelini si è proceduto all'elezione delle
cariche direttive del Circolo. Presidente è risultato Marino Parenti, studioso
di problemi letterari e storico. Nel direttivo Gianno Vagnetti (pittore) per gli
artisti, Adelmo Damerini per i musicisti, Nicola Lisi per gli scrittori. E'
seguita una visita al posteggio RA.I alla Mostra Mercato dell'Artigianato.
Notiziario della Radio Industria del 1950
Reduci dall'inaugurazone di Radio Pescara, i cronisti si
recano all'abitazione del Direttore di Radio Firenze al Poggio Imperiale, vicino
all'antenna di Radio II che , esile antenna, svetta nella notte lunare tra il
folto degli alberi.
Nella sede di Firenze notano l'ambiente netto e signorile e
le aggiornatissime attrezzature tecniche. Il palazzo, rimodernato, riserva delle
sorprese dal punto di vista artistico, con pezzi importanti ( un Vagnetti, un De
Chirico) disposti disinvoltamente. Si notano gli impianti di bassa frequenza ed
i cavi musicali che si dipartono per Firenze II e per Trespiano con i suoi 100
Kw. Sala di registrazione a filo e nastro, lettori di dischi già a doppia
velocità, 78 e 33 1/2 giri. Abbiamo fatto un incontro: voi sentite spesso
l'uccellino della radio, cioè la riproduzione del verso dell'usignolo, qui
abbiamo visto proprio l'apparecchio che mediante speciale carica, svolge la sua
frase musicale del celebre cantore ormai nota in tutto il mondo; le altre
stazioni posseggono una riproduzione su disco, qui c'è proprio la
cassettina.
La stazione da 100 Kw è vicino a Trespiano, sulla strada
provinciale tra Firenze e Bologna. Questa, altrimenti
detta di Terrarossa ha per capo il sig. Vettori e sei operatori, quatto
effettivi e due aiuti. I turni sono pertanto gravosi. Viceversa il Poggio
Imperiale, con Firenze II ha una potenza di 3 Kw ed è una stazione residuata di
guerra. Durante il periodi di emergenza l'ing. Civiello che era direttore
allora, mentre i tedeschi smantellavano la stazione da 100 Kw, pensò di
fabbricare clandestinamente questi trasmettitore che è arrivato fino a 5 Kw e
che ha fatto il servizio di emergenza. Si attende di poter avere una nuova
stazione con una potenza di 15 Kw, non di più per non andare in contrasto col
regolamento di
Copenaghen. Prossimamente la stazione a modulazione di frequenza. Quando
Angelini arrivò a Terrarossa nel 1944 nel novembre Radio Firenze non esisteva.
Firenze I era stata asportata e Firenze II andava avanti facendo il servizio di
guerra con la stazione di cui si parlava poc'ansi. Ogni momento si doveva
abbassare la potenza scendendo a solo 250 watt tanto che era stata denominata
"la stazione del Mugnone" in quanto nei dintorni di Firenze arrivava al torrente
Mugnone e non di più.
Un bel giorno il Capitano Astley che allora dirigeva il
servizio PWB (Psicologycal War Branch), manifestò il dubbio che la stazione di
Firenze I fosse stata fermata dai partigiani verso Bressanone. Angelini si recò
colà e riconobbe la stazione che era stata custodita, fatto curioso, dagli
stessi tedeschi. Aveva dei guasti seri in quanto i nostri tecnici avevano
ostacolato il lavoro dei tedeschi e dei collaborazionisti fracassano parti
vitali. La stazione fu rimessa in efficienza a Torino e dall'Officina della
Radio Italiana a Firenze. Fu inaugurata nel dicembre 1946; venne allora l'ing.
Carrara che era direttore generale, alla presenza delle Autorità di Firenze.
distribuzione delle frequenze dal 1924 al 1998