mercoledì 24 dicembre 2008

americana
















non vado in moto da 30 anni e non ho nessuna intenzione di andarci





ma quando vedo certe moto la voglia di farci un giro mi viene





mi trattengo dal comprarne una solo perchè sono sicuro





che la userei come fantozzi





bisogna avere il fisico per certe cose





altrimenti si è ridicoli





ne vedo molti con moto bellissime





ma alcuni farebbero meglio a usare la bicicletta





quelli che non arrivano a toccare terra nemmeno con la punta della scarpa





quelli che la pancia arriva sul manubrio





quelli che si mettono il piumone sulle gambe





quelli che non sanno come si rimette in moto





poi quelli che invisio





quelli che hanno il fisico










ma non basta solo il fisico ci vuole anche la mente per andare in giro in moto





è pacifico che andare in giro in moto significa





mettere la propria vita nelle mani del primo idiota che ti passa vicino










passato questo primo ostacolo mentale cè nè uno ben più difficile










la mente libera





bisogna avere la mente libera per godersi la moto





non per usarla per andare a chiudersi in un ufficio





ma per usarla come unico mezzo di trasporto





una moto può essere una compagna fedele





se ti abbandona è per colpa tua





mai sua





come una compagna richiede attenzioni










il vero motociclista non pensa che cè di meglio da fare che





sporcarsi le mani per passare uno straccio su un pezzo di metallo cromato










il vero motociclista preferisce il rumore del motore della sua moto





al suono della tromba di miles davis










io non riuscirei mai a essere un buon motociclista





non riuscire a stare più di 5 minuti con in mano uno straccio





e non più di 10 su una strada per andare in nessun posto










già l'idea di infilare la testa dentro a un casco





mi fa venire un attacco di claustrofobia





l'idea di non riuscire più a toglierla poi mi fa venire proprio il panico










ma tutto questo non mi impedisce di guardare a volte per ore





fotografie di harley davidson o di indian





mi piacciono quelle con le gomme con la striscia bianca e i grossi parafanghi anteriori










non so bene perchè mi piacciono










un giorno





con un tasso di follia più alto del solito sono andato in una concessionaria










è stato difficle uscire senza aver comprato una harley davidson





con un grosso pneumatico posteriore e una sella tipo bicicletta anni 50 ma più grande





non so nemmeno che modello fosse





stavo infilando la mano in tasca senza nemmeno chiedere qualche informazione





al venditore, che tanto non mi interessava quanti cavalli avesse





era bellissima e questo era bastante





immagino che il venditore vedendomi





accarezzare con gli occhi quella moto





avrà pensato più o meno quello che ho pensato io





ascoltando involontariamente





una cicciona alta un metro e quaranta





che sistemando il suo grosso culo sulla sella di una moto dietro di me





chiedeva al venditore informazoni sul possibile finanziamento










avrà pensato che vendere moto così a gente così è come dare le caramelle agli asini










la cicciona senza saperlo quel giorno mi ha salvato





avrei comprato quella moto e probabilmente sarebbe ancora in qualche garage a prendere polvere





perchè io dopo un giro sicuramente non avrei più avuto il coraggio di usarla.





ci vuole il fisico e io non cè l'ho più










mi sarei specchiato nella prima vetrina e avrei abbandonato l'idea di diventare motociclista










mi resta il piacere di guardare le foto e passare qualche minuto a sognare ad occhi aperti





sognare un america grande





grandi strade polverose senza auto





grandi prati coltivati ai lati delle strade




















a volte non riesco a dormire bene
















e al risveglio è come se ho un conto in sospeso con qualcuno.





il primo che capita a tiro ha lagiornata rovinata





a volte mi sveglio e mi martella in mente una canzone.





a volte la canzone non mi piace nemmeno eppure ho qualcuno da qualche parte sotto ai capelli che me la canta





vaffanculo piantala





ma canta canta canta





stamattina





dopo essere uscito vivo per miracolo da un incubo nel quale una banda di teddy boys





aveva sparato all'impazzata e io per salvarmi mi ero buttato sotto al pavimento in legno rialzato





come nei peggiori telefilm film americani





avevo trattenuto il fiato mentre i proiettili volavano sopra la mia schiena





e alla fine una negra cicciona che non sapevo da dove cazzo arrivava mi aveva tirato fuori





e accompagnato verso una casa





mentre camminavo vicino alla cicciona mi sfrecciavano vicine auto americane cabriolet





con dentro teddy boys in blue jeans armati meglio dell'ispettore callagan........................................





incubi da peperonata a mezzanotte...............e si che mi ero mangiato solo mezzo panettone prima di andare a dormire.................





dicevo che sotto ai capelli qualcuno continua a cantare





e canta questo:





Quegli occhi tuoi cominceranno piano a guardare indietro un tempo già lontano, senza parlare e senza più recriminare su ciò che si poteva fare e che non è successo mai. Ma qualche cosa rimane negli occhi tuoi. E il volto poi si scoprirà segnato da tante storie che nessuno ha raccontato senza finale: un commedia musicale di solitudini a Natale con chi non ti capiva mai. Ma c'è una luce speciale negli occhi tuoi. Tu cambierai, invecchierai ma sarai sempre presente; tu non ti consumerai. Con il corpo e con la mente tu mi sorriderai. Non finirà, non morirà; quella ruga sul tuo viso un po’ di più mi legherà. Un amore non è ucciso, un amore vivrà










e canta canta dopo un oretta





dato che niente e mai casuale anche se sembra





e dato che





dicano pure quello che vogliono i salutisti





ma le rotelline arruginite del mio cervelletto





dopo un mezzo pacchetto di sigarette cominciano a girare meglio





come se gli avessero buttato addosso mezzo secchio di olio










girano girano





e purtroppo le cose cominciano ad andare al loro posto





niente è mai per caso





niente anche se sembra










a volte basta poco a rovinare una giornata





un incubo del cazzo o una canzone










non finirà





non finirà?






























martedì 16 dicembre 2008

il potere nelle mani
















avere in mano una pistola carica





prendere la mira e sparare a un bersaglio





calibro 22 perchè se sei capace e hai mira non ti serve un cannone per forare un pezzo di carta





prendere la mira e intanto pensare che





potresti girarti e senza dire nulla puntare la pistola alla testa di chi





proprio di fianco a te è chinato a raccogliere i bossoli da ricaricare





trattenere il respiro e tirare il grilletto





il suo sangue schizzerebbe sul pavimento sporcando i bossoli vuoti





cadrebbe a terra senza neanche il tempo per una bestemmia





poi probabilmente dovresti rapidamente voltarti verso tutti gli altri





ed essere più veloce di qualcuno di loro





non di tutti





alcuni scapperebbero anche se fino a 10 secondi prima





si sentivano l'ispettore callagan mentre miravano un pezzo di carta





con una calibro 45





il potere tra le mani





il potere di decidere se la vita degli altri deve o non deve continuare





forse per questo il regolamento impone di mettere solo 5 colpi nel caricatore





il sesto almeno può scappare.................





quando hai bucato il bersaglio un centinaio di volte vicino al centro





comincia a diventare noioso come divertimento





e ti rimane più tempo per pensare tra un colpo e l'altro










forse è meglio che a questo punto riconsegni le munizioni, metti la pistola nella valigetta, esci dal poligono,ti accendi una sigaretta e pensi che in fondo cè il sole anche se tremi dal freddo.





giri le chiavi,premi l'accelleratore e vai dove ti porta la tua auto..............















cercando di non pensare troppo alla possibilità che potresti non rallentare quando qualcuno ti attraversa la strada




















letture sconsigliate:





manuale del killer professionista





frigidaire 1982





addio alle armi





ernest hemingway





storie di ordinaria follia





charles bukowski





vita di raffaele gallo





carlo castellaneta





opus pistorum





henry miller


















































no one remember your name when you strange
















strange days





giorni strani





si arriva ci si guarda intorno





nessun deja vu niente che ti scaldi un po





l'ultimo deja vu più di 30 anni fa





il monumento di un ciclista vicino al lago





bellagio





non ci ero mai stato prima,ma quel monumento .................





l'ultimo





poi perso nei giorni persi ore e sigarette





il resto gira attorno ma come fosse lontano





equilibrio instabile





fragile





la lampadina che non si accendeva





il filamento che diventava rosso





ma non si accendeva





quanto tempo è passato





persone vicine e ormai lontane





non ricordo i volti e i numeri





volti in mezzo ad altri volti sconosciuti





nessuna certezza





ne amore ne odio





a volte fastidio e voglia di andare via





ma dove





e poi?





forse solo le abitudini





forse solo la paura di non sapere cosa cè dopo





passa l'estate passa l'inverno e passano le notti di primavera
ci si accorge di non riuscire più a fare le scale di corsa
ci si guarda allo specchio ed è come vedersi per la prima volta
si cerca qualcosa dove potersi aggrappare
un oggetto una canzone un cappotto una donna
ma è tutto fragile e non regge a lungo il peso di una vita
an old raincoat don't never let you down
un vecchio impermeabile non ti abbadonerà mai
e sei straniero dentro al tuo impermeabile
e attorno piove
piove
piove

un campanile che non sembra vero segna il confine tra la terra e il cielo

























































































































love to me is like a summer day
















cantava louis armstrong





ma il suo wonderful world forse non cè più





il tappeto di veve candida adesso è arrotolato ai bordi della strada sporco di fango





mercoledì 19 novembre 2008

si sta come d'autunno sugli alberi le foglie

e non è mica detto che sia il modo peggiore.
la foglia se ne sta attaccata al ramo e aspetta
non ha illusioni
non ha speranze
non ha caldo ne freddo
non aspetta nessuna chiamata nessun messaggio
se ne sta li
mentre qualcuno chiude le ali e attraversa il buio
insonne nel suo sonno di amfetamina
una stagione
quanto dura una stagione
per una foglia?
uno dieci cento
secondi giorni anni?
cosa prova per l'albero che l'ha creata e cresciuta e poi la lascia strappare via da un colpo di vento ?
e quando è per terra in mezzo alle altre rinsecchita?
avrà qualche sentimento verso la suola o lo pneumatico che la schiaccia?
qualcuno ha segnato un confine
tra il giorno e la notte
tra saggezza e pazzia
non è ben chiaro però
il tempo ha cancellato il segno e si vede solo una leggera traccia
e ci vuole una buona vista per vederla in certi posti
una muraglia a tratti ben conservata a tratti un rudere
un ammasso di sassi
mucchi di foglie secche
che bestemmiando qualcuno dovrà raccogliere e bruciare
solo fumo
non rimarra altro
un puzzolente fumo
che sale per un po e sparisce
che esce insieme ai pensieri dal finestrino abbassato mentre l'auto riparte
non rimarrà nulla
niente d'importante da ricordare
poche cose da criticare
senza rimpianti
qualche attimo di tristezza forse
che tristezza ben più pesante schiaccerà
a volte musiche e parole e canzoni
lasciando andare la mente indietro insieme al guard rail che scorre fuori dal finestrino
il sound del motore e dell'aria sul parabrezza
sibili smorzati e tic tac di lampadine che si accendono e spengono
e le foglie dall'alto guardano senza farsi notare
guardano gli innamorati in autunno sulle panchine dei parchi
mentre si stringono forte per fermare il tempo
corpi che si stringono
illusioni che si stringono forte forte
rami ondulanti al vento sembrano dire no
non cè niente da fare
tutto inutile
correre correre correre
per non avere il tempo per pensare
non dormire per non subire l'angoscia che ti prende al risveglio
quando sei indifeso e fragile
quando non hai ancora indossato la corazza
quando non hai caricato le armi
quando sei nudo in mezzo al deserto
quando chiunque può ucciderti e andare via
o peggio ancora ferirti e lasciarti li
da solo
da solo e tremante
come ad ogni risveglio
nessuna coperta e nessuna notizia che ti possa scaldare
paura di ricordare
tutto è talmente lontano che dubiti che sia successo davvero
forse solo giochi della mente
solitari impossibili da terminare
e nientaltro che il nulla

venerdì 15 agosto 2008

sarebbe bello dormire fino a mezzogiorno





magari anche fino alle 13, ma non ci riesco più da tanti anni ormai.

non riesco nemmeno a restare nel letto. specialmente quando non devo lavorare.

mi piace alzarmi presto, quando ancora tutti dormono, la strada è silenziosa, si sentono gli uccellini cantare certe volte, altre volte qualche demente che parte per andare a cuocere qualche salsiccia a 300 km da casa.

dopo una mezzoretta per la colazione e il bagno , magari un po di più se devo scaldarmi la peperonata sono già stanco e comincio a chiedermi perchè cavolo mi sono alzato così presto, comicio a girovagare per casa dalla sala d'ascolto alla cantina e dalla cantina ai garage officina.quasi sempre trovo qualcosa da fare . mi piace usare la sega circolare per il legno alle 6 di mattina della domenica, a usare la motosega o la motofalciatrice sono capaci tutti ma la sega circolare è una cosa d'elite alle 6 della domenica mattina.dopo aver rischiato di tagliarmi qualche dito per tagliare qualche pezzetto di legno e aver fumato 5 o 6 sigarette le idee cominciano ad essere chiare.un'altra capatina in bagno perchè dopo magari potrei non avere il tempo per farlo ( non si sa mai chi può suonare il campanello la domenica mattina ) e il progetto è disegnato in qualche angolo del cervello (?).

l'ultima fatica sono due diffusori ad alta efficenza costruiti utilizzando due grossi tubi di cartone di grosso spessore.come altoparlanti ho utilizzato due monacor largabanda da 130 mm e due tweeter a tromba jensen magnavox vintage. il crossover è un semplice 6 db per ottava con taglio a 4500 hz.ho provato i diffusori collegandoli a un amplificatore a valvole clone del sun audio el 34 , come sorgente ho utilizzato un lettore di dvd di bassa macelleria.cavi autocostruiti.

cosa posso dire del risultato?

se scrivo che suonano meglio di ogni aspettativa ovviamente nessuno ci crede tantopiù che questi diffusori li metterò in vendita perchè non ho nemmeno il posto dove metterli .

però ascoltando thelonius monk da una mezz'ora mi chiedo da dove cavolo vengono questi colpi di grancassa e come mai il giro di basso è così realistico.

certo non è come quello delle mie onken w ma è piacevolissimo e molto molto credibile come pure il pianoforte di monk.i genesis di selling england sono leccarsi le orecchie.

probabilmente se metto questi diffusori accanto agli onken w le differenze saranno eclatanti ma ascoltati in questo locale mentre scrivo e leggo al pc non mi fanno sentire la mancanza di nulla e si lasciano ascoltare piacevolmente.

anche il lettore di dvd è una piacevole sorpresa.giaceva da anni su un ripiano ma adesso credo che lo smonterò e gli farò qualche modifica......

sto pensando a come sono fortunato a starmene qui al fresco quando tanta gente è costretta a stare in mutande sotto al sole su qualche desolata spiaggia dei tropici o peggio ancora su qualche grossa barca costretta a bere champagne perchè l'acqua è finita.....

passa l'estate , passa l'autunno,passa l'inverno e passano

le notti di primavera

martedì 8 luglio 2008

cenere






stavamo seduti uno di fronte all'altro sul pianerottolo di una scala vicino a una finestra che dava sul cortile.la finestra aveva i vetri smerigliati e per vedere il giardino dovevamo aprirla .faceva molto freddo, in quella casa l'unica stufa era in cucina .mio zio teneva una borsa dell'acqua calda e un plaid sulle gambe, io ero un bambino e sopportavo il freddo meglio di lui.accendeva una sigaretta ma dopo alcuni tiri si dimenticava di averla fra le dita e io guardavo la cenere che si allungava si allungava fino a cadere sul marmo del pavimento.fuori nel giardino gli uccellini andavano e venivano e ogni tanto qualcuno finiva nella rete o in qualche trappola che lui aveva messo nascoste tra una pianta e l'altra. pomeriggi interi per catturare qualche povero fringuello o qualche povero usignolo. mia nonna stava in cucina a fare o a disfare qualche maglione .non era molto brava ma gli piaceva fare i maglioni per noi.sbagliava regolarmente qualche misura ma tenevano caldo lo stesso.
a me non interessavano gli uccellini ma mi piaceva passare i pomeriggi con lui. aveva dieci anni più di me ed eravamo come fratelli.
ma la vita è crudele e la razza umana lo è ancora di più
e non ci vediamo ne ci sentiamo più da quasi 10 anni
nessun motivo al mondo potrebbe essere un valido motivo ma le cose stanno così.
chissà se passa ancora i pomeriggi a guardare gli uccellini
chissà ..........................

domenica 8 giugno 2008

attriti nulli e velocità costante


nessuna variazione di velocità, basta metterci uno stroboscopio sopra e stare a guardare.le tacche sono ferme e non si muovono di un millimetro nemmeno dopo mezz'ora.
con molti altri giradischi non è così e seppur di poco la velocità varia.provate e vedrete.
credo che dipenda dal peso del piatto e dalla sospensione ad aria che elimina del tutto gli attriti .
all'ascolto questo si traduce in un velocità degli attacchi eccezionale.
i bassi sono profondissimi senza nessuna coda e gli alti da elettrostatico.non è il miglior giradischi del mondo ma uno dei migliori sicuramente.la messa a punto è un gioco da ragazzi e bastano 5 minuti per mettere perfettamente in piano il tutto.basta avvitare o svitare i grossi piedoni .in senso orario si abbassa, in senso antiorario si alza, facile no?
altro che dannarsi l'anima con molle che non ne vogliono sapere di essere regolate .