mercoledì 19 novembre 2008

si sta come d'autunno sugli alberi le foglie

e non è mica detto che sia il modo peggiore.
la foglia se ne sta attaccata al ramo e aspetta
non ha illusioni
non ha speranze
non ha caldo ne freddo
non aspetta nessuna chiamata nessun messaggio
se ne sta li
mentre qualcuno chiude le ali e attraversa il buio
insonne nel suo sonno di amfetamina
una stagione
quanto dura una stagione
per una foglia?
uno dieci cento
secondi giorni anni?
cosa prova per l'albero che l'ha creata e cresciuta e poi la lascia strappare via da un colpo di vento ?
e quando è per terra in mezzo alle altre rinsecchita?
avrà qualche sentimento verso la suola o lo pneumatico che la schiaccia?
qualcuno ha segnato un confine
tra il giorno e la notte
tra saggezza e pazzia
non è ben chiaro però
il tempo ha cancellato il segno e si vede solo una leggera traccia
e ci vuole una buona vista per vederla in certi posti
una muraglia a tratti ben conservata a tratti un rudere
un ammasso di sassi
mucchi di foglie secche
che bestemmiando qualcuno dovrà raccogliere e bruciare
solo fumo
non rimarra altro
un puzzolente fumo
che sale per un po e sparisce
che esce insieme ai pensieri dal finestrino abbassato mentre l'auto riparte
non rimarrà nulla
niente d'importante da ricordare
poche cose da criticare
senza rimpianti
qualche attimo di tristezza forse
che tristezza ben più pesante schiaccerà
a volte musiche e parole e canzoni
lasciando andare la mente indietro insieme al guard rail che scorre fuori dal finestrino
il sound del motore e dell'aria sul parabrezza
sibili smorzati e tic tac di lampadine che si accendono e spengono
e le foglie dall'alto guardano senza farsi notare
guardano gli innamorati in autunno sulle panchine dei parchi
mentre si stringono forte per fermare il tempo
corpi che si stringono
illusioni che si stringono forte forte
rami ondulanti al vento sembrano dire no
non cè niente da fare
tutto inutile
correre correre correre
per non avere il tempo per pensare
non dormire per non subire l'angoscia che ti prende al risveglio
quando sei indifeso e fragile
quando non hai ancora indossato la corazza
quando non hai caricato le armi
quando sei nudo in mezzo al deserto
quando chiunque può ucciderti e andare via
o peggio ancora ferirti e lasciarti li
da solo
da solo e tremante
come ad ogni risveglio
nessuna coperta e nessuna notizia che ti possa scaldare
paura di ricordare
tutto è talmente lontano che dubiti che sia successo davvero
forse solo giochi della mente
solitari impossibili da terminare
e nientaltro che il nulla